Venerdì sera, Verona e Sassuolo si affrontano con lo spettro della prima vittoria ancora ben presente nei pensieri di entrambe, ma è il Sassuolo a spuntarla per 1-0, grazie a un gol di Pinamonti che spezza l’equilibrio in un match tutt’altro che scontato. Nel corso della partita, ci sono state polemiche sull’arbitraggio: al 15’ del primo tempo Fourneau aveva anche fischiato un rigore per una mano di Volpato su cross, ma è stato richiamato dal Var per una precedente carica su Frese e il penalty è stato revocato; più tardi, nel secondo tempo, un altro rigore era stato assegnato per fallo di Serdar su Fadera, giustificato dal Var, ma non senza discussione sui confini del regolamento.
Le pagelle parlano chiaro: Serdar appare “troppo goffo” (5), mentre chi entra dalla panchina, Fadera, “spacca la partita” con un 7. Verona resta a zero vittorie nelle prime giornate, e la beffa di aver fallito un rigore e subìto l’unico gol della contesa rende amara la serata in casa gialloblù.
Sabato all’Olimpico va in scena uno spettacolo di emozioni in **Lazio-Torino: finisce 3-3, con continui ribaltamenti e un finale da romanzo.
Il Torino sembra avere la partita in pugno, ma nel recupero la Lazio ottiene il pareggio su calcio di rigore trasformato da Cataldi al centesimo minuto.
I biancocelesti, dopo aver dato segnali positivi nelle ultime uscite, finiscono per graziarsi con un epilogo sofferto.
Sempre sabato, al Tardini il Parma attacca, spinge, ma non riesce a sfondare: il Lecce passa 1-0 grazie a un guizzo decisivo di Riccardo Sottil, che punisce la resistenza emiliana e regala tre punti pesanti agli ospiti.
E sempre sabato, nel match tra Inter e Cremonese, i nerazzurri impongono il loro dominio e vincono 4-1. Con questa vittoria la squadra di Chivu ha iniziato un nuovo corso: più aggressiva, verticale, con meno fronzoli e più concretezza rispetto al passato.
In campo, spicca la prova di Bonny, autore di un gol e di ben tre assist per Lautaro, Dimarco e Barella: una prestazione da “mattatore”.
Sabato pomeriggio, a Bergamo Atalanta-Como si chiude sull’1-1: risultato che non soddisfa nessuno, con i lombardi che resistono e conquistano un punto in trasferta.
Domenica inizia con Udinese-Cagliari, che termina 1-1: Kabasele risponde a un gol di Borrelli, e i padroni di casa possono recriminare per aver sbagliato occasioni limpide.
Al “Dall’Ara”, il Bologna rifila un netto 4-0 al Pisa, che gioca in dieci dal 36’ del primo tempo per l’espulsione di Touré: protagonista assoluto Cambiaghi, che segna, crea gioco e ispira il poker emiliano.
Nel tardo pomeriggio, Fiorentina-Roma sorride ai giallorossi che vincono 2-1: gol di Soulè e di Cristante che ribaltano la rete iniziale di Kean.
La Viola paga un mix di sfortuna (pali, traverse) e mancanza di lucidità nei momenti decisivi, mentre la Roma si conferma cinica.
Sul finale di giornata, al Maradona, il Napoli passa 2-1 sul Genoa: dopo il vantaggio ospite con un tocco di Ekhator, i partenopei reagiscono nella ripresa con le reti di Anguissa e Hojlund che regalano tre punti fondamentali.
Infine, il “posticipo” Juventus-Milan si chiude sullo 0-0: una partita tattica, contratta, con poche occasioni e un rigore sbagliato da Pulisic. Il pareggio penalizza entrambe, ma soprattutto un Milan che avrebbe avuto bisogno del colpo esterno.
È stato un fine settimana intenso, ricco di colpi di scena, rimpianti e conferme: il campionato sembra sempre più equilibrato e imprevedibile.
