All’Istituto Marcellino Corradini di Palermo i supereroi non hanno maschere né poteri speciali. Sono uomini e donne che hanno scelto la verità, la solidarietà e il coraggio come stile di vita. Si intitola “I Veri Supereroi” il ciclo di incontri mensili rivolto agli studenti, condotto dal giornalista Davide Romano insieme alla docente, suor Gaetana Scarlata, che prenderà il via il 31 ottobre con un programma pensato per far conoscere figure esemplari della storia e della fede: Francesco d’Assisi, Paolo Dall’Oglio, Massimiliano Kolbe, Carlo Acutis, Pier Giorgio Frassati, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
“Vogliamo mostrare ai ragazzi che i veri eroi non sono quelli dei fumetti o del cinema, ma le persone che nella vita reale hanno saputo coniugare fede, impegno e coerenza morale,” spiega suor Anna Oliveri, direttrice didattica dell’Istituto. “Oggi più che mai, la scuola deve educare non solo all’apprendimento, ma alla speranza e alla responsabilità. L’eroismo quotidiano si esprime nel saper scegliere il bene, anche quando è difficile o scomodo.”
Il percorso si aprirà con una riflessione su San Francesco d’Assisi, figura che più di ogni altra incarna l’idea di Vangelo disarmato e fraternità universale. Gli studenti assisteranno alla proiezione del film Francesco di Liliana Cavani (1989), con Mickey Rourke e Helena Bonham Carter. Un’opera intensa che restituisce l’attualità del messaggio francescano: il rispetto per il creato, l’amore per i poveri, la ricerca di una verità vissuta nella libertà. “Francesco è il contrario dell’eroe invincibile,” osserva Romano. “È forte perché è fragile, vero perché è libero. Ci parla di un’umanità che non domina ma custodisce, che non conquista ma accoglie.”
Nel secondo incontro, previsto per il 24 novembre, i riflettori saranno puntati su padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita romano scomparso in Siria nel 2013, fondatore del monastero di Deir Mar Musa e testimone di dialogo tra cristiani e musulmani. Attraverso il documentario Una parabola per i giovani di Fabio Segatori, gli studenti conosceranno la storia di un uomo che ha trasformato la fede in ponte e il deserto in luogo di incontro. “Padre Paolo è un profeta della modernità,” spiega suor Scarlata. “In un mondo di muri, ha costruito ponti. La sua lezione è che il dialogo non è un lusso, ma una necessità morale.”
Il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, il terzo appuntamento sarà dedicato alla figura di San Massimiliano Kolbe e alla tragedia della Shoah. Con l’ausilio di un documentario la classe ripercorrerà il sacrificio del frate francescano che offrì la vita per salvare un padre di famiglia ad Auschwitz. Un gesto che continua a parlare di umanità, fede e resistenza di fronte al male. “Kolbe ci insegna che il bene non è mai inutile,” sottolinea Romano. “Anche nel buio della storia, c’è sempre spazio per la luce di un atto d’amore.”
Il quarto incontro, in programma per il 30 marzo, metterà a confronto due giovani modelli di santità e impegno: Carlo Acutis, il “il santo del web”, e Pier Giorgio Frassati, il “santo dei giovani”. Entrambi saranno protagonisti di un documentario che invita a riflettere sul rapporto tra fede e responsabilità digitale, sull’uso consapevole dei social e sulla cittadinanza attiva. “Carlo e Pier Giorgio mostrano che la santità non è un ideale lontano,” commenta suor Scarlata. “È una scelta quotidiana di autenticità, una connessione tra spiritualità e realtà.”
Il ciclo si chiuderà il 25 maggio con un incontro dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, figure simbolo della giustizia e della fede nella legalità. Attraverso documentari e testimonianze, gli studenti saranno guidati a riflettere sul senso dell’impegno civile, sulla coerenza e sulla responsabilità verso la comunità. “Falcone e Borsellino ci ricordano che la legalità non è solo una norma, ma un atto d’amore per la città e per gli altri,” afferma Romano.
“I Veri Supereroi” è, in fondo, un viaggio dentro l’anima di chi ha scelto di vivere con coraggio e verità. Non un percorso catechistico, ma educativo, umano, civile. “Ogni generazione ha bisogno di eroi,” conclude suor Anna Oliveri. “Noi vogliamo che i nostri studenti scoprano che i veri supereroi non si trovano nei fumetti, ma accanto a noi: nelle persone che credono, sperano e amano senza clamore, ma con una forza che cambia il mondo.”
Così, tra cinema, memoria e dialogo, l’Istituto Marcellino Corradini di Palermo si prepara a un anno scolastico in cui la lezione più importante non sarà imparare che cosa pensare, ma come vivere.

TRA LE DOLOMITI E TEHERAN: L’APERIVIAGGIO CHE HA UNIT0 DUE MONDI
A Belluno, lo scorso 9 ottobre 2025, c’è stato qualcosa di profondamente simbolico, ieri sera, nel cuore delle Dolomiti.
Il Polo territoriale di orientamento UniDolomiti di Belluno della SSML/Istituto di grado universitario “San Domenico” di Roma, ha saputo trasformare un semplice “aperiviaggio” in un autentico ponte di cultura, spiritualità e conoscenza tra l’Italia e la Repubblica Islamica dell’Iran.
L’evento, ospitato presso l’Urban Hub di Belluno, ha registrato un’affluenza notevole: tante persone in presenza e altrettante collegate online hanno preso parte a un incontro che ha avuto il sapore dell’incontro fra civiltà, dove la curiosità e il desiderio di comprensione reciproca hanno prevalso su ogni luogo comune.
A fare gli onori di casa, insieme ai promotori locali, c’erano importanti rappresentanti della cultura iraniana. Tra loro, il direttore dell’Istituto culturale iraniano in Italia (organo che rappresenta presso il nostro Paese la dimensione culturale dell’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran), il dott. Sayed Majid Emami, la professoressa Hanieh Tarkian, presenza autorevole del mondo accademico persiano in Italia.
Un musicista, Ali Kheshtinezhad, ha incantato i presenti con i suoni antichi e delicati della musica tradizionale persiana, mentre un autorevole giurisperito, il dott. Abolfazl Emami Meybodi, ha illustrato i tratti fondamentali del sistema giuridico e la grafia persiana.
Un bravissimo traduttore, Mohsen Yazdani, ha permesso che ogni parola potesse davvero essere condivisa, compresa, assimilata. È stata un’occasione rara per conoscere da vicino un Paese troppo spesso raccontato attraverso stereotipi: un viaggio nella storia, nella lingua e nelle tradizioni millenarie dell’antica Persia, ma anche una finestra sul presente, su un mondo che dialoga con l’Occidente senza rinunciare alla propria identità.
A suggellare la serata, la consegna di un simbolo dal grande valore umano e diplomatico: la medaglia dell’amicizia tra Teheran e Belluno, offerta alla dottoressa Sandra Mella, consigliere comunale del capoluogo dolomitico.
Un gesto che ha unito idealmente la città veneta alla capitale iraniana nel segno dell’amicizia e del rispetto reciproco. La giornata era però iniziata molto prima, alle 16.30, con un incontro presso il Municipio di Limana, dove il sindaco, il dott. Michele Talo, che presiede anche il Polo territoriale “Unidolomiti”, ha accolto la delegazione iraniana per discutere di un prodotto che unisce natura e cultura: il miele.
Limana, “paese del miele”, ha illustrato ai rappresentanti iraniani le sue tradizioni apistiche e le qualità, che anche nella medicina persiana antica riveste un ruolo importante sul piano terapeutico.
Alle 17.30, la visita è proseguita presso la comunità salesiana dell’Istituto Agosti e la parrocchia di San Giovanni Bosco, dove la delegazione è stata accolta dal direttore don Alberto Maschio, dal parroco don Michele Canella e da don Tiziano Sofia, salesiano che ha vissuto per molti anni in Iran. Un incontro intenso e cordiale, nel quale si è parlato di libertà religiosa, di dialogo interreligioso e della tutela delle minoranze cristiane, ebraiche e zoroastriane garantite dalla Costituzione della Repubblica Islamica dell’Iran del 1979.
In un contesto mondiale spesso segnato da incomprensioni e conflitti culturali, il confronto aperto e sereno di Belluno ha mostrato quanto sia possibile, nella concretezza del dialogo senza compromessi, scoprire valori condivisi e un’umanità comune.

La serata si è conclusa con una cena conviviale, nella quale il linguaggio universale dell’ospitalità ha continuato a unire. Tuttavia, l’incontro di ieri non resta un episodio isolato: anzi, apre nuove prospettive. È stato, infatti, ufficialmente annunciato che i professori Francesca Ferrazza e Daniele Trabucco, rispettivamente Referente e Coordinatrice del Polo didattico “Unidolomiti” di Belluno e professore stabile di Diritto costituzionale e Diritto pubblico comparato presso la SSML/Istituto di grado universitario San Domenico di Roma, saranno invitati in Iran per partecipare a due importanti conferenze internazionali, che si svolgeranno in altrettante Università iraniane, in cui si discuterà del rapporto tra umanità, libertà e famiglia nell’ambito del diritto naturale classico, riconosciuto come terreno comune di dialogo tra il pensiero occidentale e la tradizione giuridica e religiosa iraniana.
Un filo invisibile ma robusto, dunque, lega ora Belluno a Teheran. È il filo del sapere, del rispetto e della ricerca del bene comune. In un tempo in cui l’umanità sembra smarrire la capacità di parlarsi, l’ “aperiviaggio” del Polo UniDolomiti è apparso come un piccolo ma luminoso segno di speranza: la dimostrazione che, tra le vette dolomitiche e i deserti persiani, può ancora fiorire un dialogo autentico, fatto di cultura, spiritualità e bellezza condivisa.
