La relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne e le ragazze, la signora Reem Alsalem, ha lanciato un appello senza precedenti dal podio dell’Assemblea generale, lo scorso 10 ottobre, per l’abolizione universale della maternità surrogata.
“Le donne utilizzate come madri surrogate sono sottoposte a violenza fisica, psicologica ed economica. La loro dignità e i loro diritti fondamentali vengono violati… I bambini nati tramite maternità surrogata vengono separati alla nascita dall’unica madre che abbiano mai conosciuto. Nascere tramite maternità surrogata significa iniziare la vita con una rottura e una perdita… Nessuna società può progredire normalizzando la vendita del corpo delle donne. Questo non è amore, è violenza.”
La signora Alsalem ha sottolineato che, “come la prostituzione, la maternità surrogata sfrutta le donne in quanto donne” e ha invitato gli Stati a modificare la loro legislazione.
“Dobbiamo criminalizzare chi compra e trae profitto da questa pratica: mai le donne stesse. L’obiettivo deve essere chiaro: abolire la maternità surrogata in tutte le sue forme.”
Durante il dialogo, Algeria, Egitto, Camerun, Italia e Santa Sede hanno elogiato la chiarezza del rapporto e sostenuto l’elaborazione di un trattato. Altri Paesi hanno espresso la loro gratitudine alla Sig.ra Alsalem e hanno posto domande dettagliate sulle sue raccomandazioni.
Ciò segna, secondo la Dichiarazione di Casablanca, un passo importante verso un approccio universale ai diritti umani. Presente a New York, la delegazione della Dichiarazione di Casablanca, rappresentata da Olivia Maurel (portavoce) e Bernard Garcia (direttore esecutivo), ha salutato “un momento storico per i diritti delle donne e dei bambini”. Olivia Maurel ha detto: “Questo giorno segna una svolta. Reem Alsalem ha espresso la verità che il mondo ha bisogno di sentire: la maternità surrogata è violenza, non un atto d’amore. Oggi si scrive la storia.” Bernard Garcia ha aggiunto: “L’appello di Reem Alsalem ad abolire la maternità surrogata è in perfetta sintonia con il fulcro della nostra missione: promuovere un trattato internazionale per proteggere la dignità delle donne e dei bambini in tutto il mondo”.
La Dichiarazione di Casablanca è un manifesto internazionale firmato nel marzo 2023 a Casablanca (Marocco) da organizzazioni, giuristi e attivisti di diversi paesi che rifiutano la legalizzazione e la normalizzazione della maternità surrogata. Sostiene che questa pratica viola la dignità delle donne e i diritti dei bambini e propone di procedere verso un trattato internazionale vincolante che proibisca la maternità surrogata in tutte le sue forme. Da allora, la Dichiarazione ha anche funzionato come piattaforma internazionale per la difesa politica e legale, con delegazioni che hanno partecipato a forum come le Nazioni Unite per promuovere questo programma abolizionista.
