Tadej Pogacar continua a scrivere la storia del ciclismo moderno con imprese che sembrano appartenere a un’altra epoca.
A una sola settimana dal trionfo mondiale di Kigali, il fuoriclasse sloveno ha dominato anche il Campionato Europeo, disputato in Francia tra i dipartimenti di Drome e Ardèche, lungo un percorso durissimo di 202,5 chilometri e oltre 3300 metri di dislivello. Il 27enne della UAE Team Emirates ha conquistato il titolo continentale alla sua maniera, con una fuga solitaria di 75 chilometri che ha annientato la concorrenza e lasciato ancora una volta il pubblico a bocca aperta. Si tratta della seconda azione più lunga della sua carriera dopo quella delle Strade Bianche 2024, e porta a 18 le vittorie stagionali, 106 in totale. Come al Mondiale, il secondo posto è andato al belga Remco Evenepoel, unico a provare a resistere all’attacco devastante di Pogacar, ma costretto a cedere già dopo un chilometro di inseguimento. Il giovane francese Paul Seixas, appena diciannovenne, ha completato il podio con un bronzo conquistato davanti all’italiano Christian Scaroni, staccato nell’ultimo passaggio dalla salita di Val d’Enfer. Per la Nazionale italiana del commissario tecnico Marco Villa, alla seconda uscita dopo il buon Mondiale in Ruanda, la prova è comunque positiva: tutti i corridori (Bettiol, Garofoli, Ulissi, Scaroni e Frigo) hanno corso con coraggio e disciplina tattica, meritando un giudizio complessivamente più che sufficiente. La grande delusione di giornata è stata Jonas Vingegaard, al debutto con la maglia della nazionale danese tra i professionisti, che si è staccato già a 109 chilometri dal traguardo, lontano dai livelli che gli hanno permesso di vincere due Tour de France e, più recentemente, la Vuelta. Male anche Joao Almeida, secondo proprio alla Vuelta, che ha ceduto presto nel ritmo forsennato imposto dallo sloveno. Con il titolo europeo conquistato, Pogacar completa un doppio storico Mondiale–Europeo e si conferma il dominatore assoluto del 2025, in attesa del gran finale di stagione in Italia: la Coppa Bernocchi, le Tre Valli Varesine, il Gran Piemonte e infine il Giro di Lombardia, dove andrà a caccia della quinta vittoria consecutiva in un Monumento che già gli appartiene. Remco Evenepoel, sempre più suo rivale diretto, tenterà di impedirglielo, ma alla luce di quanto si è visto negli ultimi mesi, la missione appare quasi impossibile.
