Con i suoi 209,1 km, la seconda tappa è risultata la più lunga dell’edizione e si è svolta tra condizioni climatiche difficili: pioggia intensa ha costretto ad un rinvio di 15 minuti alla partenza da Lauwin‑Planque. La carovana ha affrontato quattro salite brevi ma esplosive (Cavron‑Saint‑Martin, Haut Pichot, Saint‑Étienne‑au‑Mont e Outreau) negli ultimi 30 km, terreno ideale per puncheurs e finisseur.
Nei primi 157 km, una fuga di quattro elementi – tra cui Fedorov, Armirail, Van Moer e Leknessund – ha provato a prendere vantaggio, ma è stata ricucita prima dello sprint intermedio di Enocq. Dopo i GPM, il gruppo–maglia gialla ha mostrato nervosismo: pioggia, vento, cadute (tra cui Geraint Thomas e Fred Wright) e qualche piccolo incidente hanno reso la tappa incandescente. A circa 800 m dall’arrivo, il giovane tedesco Florian Lipowitz ha tentato un attacco coraggioso che ha messo in difficoltà Pogacar e Vingegaard, venendo però ripreso poco prima della volata.
Nel finale in leggera salita, si è delineato un gruppetto di testa con i big: Van der Poel, Pogacar, Vingegaard e altri. Sul traguardo di Boulogne‑sur‑Mer, a spuntarla è stato Mathieu van der Poel (Alpecin‑Deceuninck): lo specialista delle Classiche ha sorpreso Pogacar allo sprint, conquistando il secondo successo di tappa dell’anno e la maglia gialla. Pogacar (UAE) ha chiuso secondo, mentre Vingegaard (Visma) ha siglato il podio al terzo posto.
Classifiche aggiornate
Maglia Gialla: Van der Poel, con il tempo totale di 8h 38’ 42″, +4″ su Pogacar e +6″ su Vingegaard.
Punti: maglia verde per Jasper Philipsen (Alpecin‑Deceuninck), nonostante abbia perso la gialla.
Montagna: Pogacar in vetta con 3 punti, grazie al suo passaggio in testa sulle salite.
Giovani: Kévin Vauquelin (Arkéa–B&B Hotels) guida la classifica dei migliori under 25.
Squadre: Groupama‑FDJ al comando, mentre Ineos Grenadiers ha perso terreno.
Mathieu Van der Poel ha dichiarato di non aver previsto tanta difficoltà in salita, ma che questo ha solo accresciuto la sua determinazione per il successo . Tadej Pogacar, pur mancandogli la centesima vittoria in carriera, ha portato a casa preziosi 4″ di bonus e tiene saldo il secondo posto, mostrando controllo e ambizione. Jonas Vingegaard è rimasto in scia ma ha riconosciuto la pressione mediatica: la moglie ha manifestato preoccupazioni sulle dinamiche del team Visma. Da segnalare Remco Evenepoel, che ha ammesso un errore strategico nelle fasi centrali della tappa, perdendo 39″ a causa di una spaccatura nel gruppo favorita dal vento, ma resta fiducioso per le prossime giornate.
La notte precedente ha visto un furto nel camion Cofidis: 11 biciclette da 13.000 euro l’una sono sparite, costringendo il team a operazioni di emergenza per garantire la partecipazione della tappa. Un episodio che ha creato tensione logistico-sicurezza tra le squadre. La squadra transalpina ha fatto sapere che lo sportello del camion-officina è stato forzato, portando così a questa perdita che chiaramente colpisce tanto a livello economico quanto pratico (anche se la fortuna del team è che il quartier generale non è lontano e non dovrebbe volerci molto prima di poter ricevere i nuovi mezzi). La polizia ha aperto subito una indagine, anche se raramente in questi casi si arriva a una soluzione rapida.
Oggi, lunedì 7 luglio, è in programma la tappa 3 tra Valenciennes e Dunkerque (178,3 km), decisamente più piatta ma insidiosa per i venti trasversali: ideale per gli sprinter… o per un’altra sorpresa tattica.
