Nel silenzio dell’alba del 13 ottobre 1307, in tutta la Francia, per ordine del re Filippo IV detto il Bello, le guardie reali arrestarono simultaneamente centinaia di Cavalieri dell’Ordine del Tempio. Le accuse – eresia, idolatria, pratiche immorali – furono tanto infamanti quanto infondate. Dietro la maschera della giustizia si celava la cupidigia di un sovrano indebitato e la gelosia verso un Ordine che, per santità e potenza, aveva suscitato invidia e timore nei potenti del mondo.
Ma per comprendere la gravità di quella giornata bisogna ricordare la lunga e gloriosa storia dei Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone, nati all’inizio del XII secolo, nel cuore della Cristianità medievale, quando la Croce sventolava sulle mura di Gerusalemme conquistata dai crociati. Fondati da san Bernardo di Chiaravalle e da Ugo di Payns, i Templari rappresentarono una sintesi sublime di vita monastica e militare: monaci in armi, consacrati alla difesa della fede e dei pellegrini, guerrieri della Croce che univano alla purezza della vita religiosa la disciplina cavalleresca.
Il loro carisma era chiaro e alto: difendere la Terra Santa, i luoghi santi e i fedeli del Signore, anche a costo della vita. Sotto il manto bianco segnato dalla Croce rossa, i Templari vivevano in povertà, castità e obbedienza, pregando con fervore e combattendo con valore. In essi la Chiesa aveva riconosciuto uno dei più luminosi esempi della militia Christi, quell’ideale di cavalleria cristiana che vedeva nel cavaliere non un mercenario della gloria terrena, ma un servo della Giustizia divina, un difensore della Chiesa di Dio.
Per quasi due secoli essi furono baluardo della Cristianità d’Oriente, amministratori saggi, costruttori di fortificazioni, protettori dei pellegrini, sostenitori delle opere di carità. In Europa si distinsero per la loro rettitudine, per la custodia dei beni ecclesiastici e per la loro lealtà verso il Romano Pontefice.
Quando le crociate vennero meno e la Terra Santa cadde di nuovo in mano musulmana, i Templari divennero il bersaglio di molte invidie e calunnie. La loro ricchezza – in realtà destinata al sostegno della missione e della guerra santa – divenne pretesto per la loro rovina. Filippo il Bello, re di Francia, indebitato fino al collo con l’Ordine, orchestrò un processo infame, sostenuto da inquisitori compiacenti, per distruggere chi osava resistere alla sua prepotenza.
Nel 1312, sotto la pressione del re, papa Clemente V decretò la soppressione dell’Ordine. Due anni dopo, nel 1314, il Gran Maestro Jacques de Molay e il precettore di Normandia furono arsi vivi sull’isola della Senna, proclamando fino all’ultimo la loro innocenza e la loro fedeltà a Cristo. Le loro ultime parole – “Dio sa chi ha torto e chi ha peccato” – risuonano ancora come un monito ai secoli: la Chiesa è santa, ma gli uomini che la servono possono essere deboli e soggetti alla paura o al compromesso.
Dal punto di vista del cattolico tradizionale, la storia dei Templari resta una lezione di fedeltà eroica e di martirio silenzioso. Essi incarnano un ideale di Cristianità integrale, dove la fede informa ogni aspetto della vita, dalla preghiera al combattimento, dal voto religioso alla difesa del prossimo. In loro brilla l’idea che la Chiesa non è solo maestra di verità, ma anche madre di una civiltà cristiana che può e deve difendersi dal male, anche con la spada della giustizia.
Oggi, ricordando il 13 ottobre 1307, non si tratta di romanticizzare il passato, ma di onorarne la testimonianza. I Templari ci ammoniscono a restare saldi nella fede quando il potere terreno tenta di piegare la Chiesa ai propri interessi, a non tradire mai Cristo per viltà o calcolo umano, e a credere che la vera forza non è quella delle armi, ma quella della verità custodita nella fedeltà alla Croce.
Così, mentre il mondo moderno disprezza l’eroismo cristiano e la milizia dello spirito, il ricordo dei Cavalieri del Tempio rimane un faro per chi desidera una restaurazione dell’ordine cristiano, fondato sulla verità, sulla purezza e sul sacrificio.
Foto di copertina di Manuel Alvarez da Pixabay

L’importante è non farsi ingannare da massoni di stampo esoterico-satanista come i Templari Cattolici d’Italia, alias Templari Oggi del massoneria G.M.Ferretti.